martedì 19 giugno 2007

una rondine non fa primavera......


non è un gran periodo questo.Ho la tendenza ad isolarmi. Penso molto a quello che ho passato e se ho fatto la scelta giusta. Dopo anni di matrimonio, due figli (più di 10 per non essere rintracciato), varie esperienze, ho vissuto una storia intensa e coinvolgente quasi esclusivamente basata sul sesso.


E stato "abbagliante" e ne sono rimasto stordito.


E stata una forte delusione quando tutto è finito. Forse perchè questo stato di grazia, questa sensazione di pace, questa serenità che avevo tra le sue braccia, mi bastava. Troppo presto per me mettere in discussione metà della mia vita passata e pensare di costruire qualcosa di nuovo.


Io penso che per queste decisioni ci vuole tempo...... Oppure no? Bastano sei mesi per capire una persona? Basta la gratificazione di attimi, per capire se una persona va bene anche nella quotidianità?


Oppure come fa un adagio....... Una rondine non fa primavera.....

9 commenti:

zefirina ha detto...

io penso che a meno che uno non sia un fedifrago seriale,nel senso che tradisce la moglie con tutte quelle che lo incuriosiscono, e non conoscendoti non posso sapere a che categoria appartieni, il fatto di esserti "distratto" e non per poco tempo è comunque il sintomo di un allontanamento da tua moglie, il sintomo di qualche cosa che non va, se te la senti la tua vita andrebbe comunque messa in discussione, tu ti dovresti mettere in discussione, poi dovrai decidere quale vita vuoi, quale vita è meglio per te, può sembrare un pensiero egoistico ma se tu non stai bene nemmeno chi ti sta intorno può star bene, e sto pensando ai figli prima di tutto.
Io sono figlia di divorziati, dopo un matrimonio durato ventanni e 4 figli, e a mia volta ho subito un divorzio dal mio primo marito, e sono stata ance mio malgrado l'altra, un'altra che non ci teneva affatto a rovinare la sua famiglia... però ad un certo punto lui è uscito di casa e non per vivere con me (abitavamo 500 km distanti e io non avevo e non ho nessuna voglia di convivenza) ma perchè aveva capito che c'era un altro modo di vivere.
Una storia basata esclusivamente sul sesso può essere gratificante, coinvolgente, intensa ma mi sembra un po' poco per costruire un eventuale futuro insieme se non c'è niente altro che ti accomuna.
Mi sento un po' maestrina a rileggere quello che ti ho scritto, è solo il mio opinabile punto di vista

Marce ha detto...

la storia degli altri ci è comunque maestra. saperle raccontare non ti fa maestrina, tranquilla

Marce ha detto...

comunque non sono un don giovanni e non ho avuto molte esperienze. Io sono uno di quei tipi che potrebbero scrivere il manuale del perfetto figlio e del perfetto marito, papà ed uomo di casa. Senonchè giorno per giorno è maturata in me l'idea che non era quella la vita che volevo..... Ed ho cominciato a cercare una risposta..... Non so se rendo l'idea.

zefirina ha detto...

rendi l'idea benissimo, a volte forse è meglio non far domande

Marce ha detto...

in certi casi si... ma viene da dentro..... non è controllabile

Gabry ha detto...

Ciao Marce, prima di tutto ti dico una cosa, mi incuriosisce un bel blog di un uomo che tratta argomenti più o meno quotidiani lasciando trasparire emozioni interiori.
Per quello che scrivi nel post, beh posso dirti che non è tutto così scontato. Ovvero: una rondine non fa primavera (9 anni e 1/2 di cui 3 di convivenza, storia finita, fuoco di paglia osservato con occhi chiusi);
è anche vero però che a volte, "una rondine fa primavera". Almeno così sembra ora.
Il mio attuale compagno e padre di mio figlio l'ho conosciuto in un distributore di benzina, e da quel momento è stata primavera. Sensazione mai provata prima.. ma succede anche se non sempre. Non credo che in questo ambito ci siano regole precise. Bisogna anche lasciarsi guidare dall'istinto, dal cuore. Io l'ho fatto, nonostante le esperienze (non una...) negative passate, nonostante i sensi di colpa, nonostante tutto. Alcune cose succedono e basta e secondo me val la pena di viverle a 360°, sensa esitazioni, se si vogliono veramente. Se poi ci si fa male, beh allora vorrà dire che quell'esperienza ci tornerà utile comunque perchè ci avrà resi un po' più forti ed un po' più resistenti all'eventuale prossima delusione. Io credo cmq che ad una passione non bisogna rinunciare... basta solo riuscire a contenere i danni e ferire meno possibile le parti indirettamente coinvolte.
Ciao a presto

Marce ha detto...

Certo Gabry. Sarò un uomo "atipico", ma i miei due figli ora mi frenano molto sulle decisioni passionali. Voglio dire vorrei "sentire" che è primavera per poi viverla e non solo immaginarla o sperare di esserci.
ps: ho visto il tuo blog.....posterò....

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e